NOMI DELLE UNITA' DI CNGEI LA SPEZIA


BRANCO DELLE VALLI
gruppo 1, dal 1920



REPARTO SAN MARCO
gruppo 1


Si deve il nome alla presenza dei numerosi figli di militari iscritti.

Dal 1º marzo 2013 la forza da sbarco della Marina Militare ha assunto la denominazione di Brigata Marina "San Marco", e il reggimento è divenuto il 1º Reggimento "San Marco". Nel corso dei decenni gli uomini del San Marco, a volte chiamati impropriamente "marò" (dall'abbreviazione burocratica scritta "mar.o" per marinaio), sono stati di volta in volta organizzati in battaglione, reggimento ed infine brigata. Il motto del reggimento, "Per mare, per terram".

San Marco evangelista (20 circa – Alessandria, seconda metà del I secolo d.C.) è stato un discepolo dell'apostolo Paolo e, in seguito, di Pietro. Secondo la tradizione cristiana, è ritenuto l'autore del Vangelo secondo Marco. È venerato come santo da varie Chiese cristiane, tra cui quella cattolica, quella ortodossa e quella copta, che lo considera proprio patriarca e primo vescovo di Alessandria.

REPARTO LA SPEZIA 1
gruppo 1, dal 1961 al 1973


REPARTO OBIETTIVO 30
gruppo 1, dal 1973 al 2004


30 il numero ideale di appartenenti al Reparto misto per la presenza di ragazzi e ragazze, il 30 trafitto da una freccia indicante il nord ovvero la via della rettitudine, e da una freccia rossa indicante l'obiettivo da traguardare.

Le frecce nere perimetrali dall'alto si allargano per poi rinchiudersi in fondo a significare “uno per tutti e tutti per uno” che era il motto del Reparto.

Durante gli anni 1992-93 il reparto cambiò nome alle ptg allora storiche (fra le quali i canguri e le manguste), il grido, e assunse il sottotitolo “Sotto un cielo di stelle”, dall’omonima canzone di reparto.


REPARTO FENICE
gruppo 1, dal 2004 ad ora


Il reparto ridotto a pochissimi ragazzi (una decina) e due sole ptg, cambia nome e decide di chiamarsi Fenice (urlo “fenice, dalle ceneri un nuovo volo”), simbolo di rinascita e speranza nel futuro.

Come la fenice risorge dalle sue ceneri, il reparto porta avanti con spirito d’avventura la fiamma dello scautismo e fa tesoro delle sue debolezze per trasformarle in nuova forza e tenacia. 


COMPAGNIA ORSA MINORE
gruppo 1

L'Orsa Minore (in latino Ursa Minor) è una costellazione del cielo settentrionale.. È particolarmente nota perché al suo interno si trova il polo nord celeste, anche se la sua posizione è soggetta ad un continuo, lento spostamento a causa della precessione dell'asse di rotazione terrestre.

Mitologia: Una delle compagne di Artemide, Callisto, perse la sua verginità con Zeus, che si era avvicinato sotto le mentite spoglie della stessa Artemide. Arrabbiata, Artemide la trasformò in un'orsa. Il figlio di Callisto, Arcas, quasi uccise la madre mentre stava cacciando, ma Zeus e Artemide lo fermarono e posero Callisto e Arcas in cielo, come l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore. Era però non fu contenta del fatto che fossero stati assunti in cielo, e perciò chiese aiuto a Teti. Questa, essendo una dea marina, rivolse alle costellazioni una maledizione affinché fossero costrette a girare per sempre in tondo nel cielo, e a non riposarsi mai sotto l'orizzonte, spiegando così il fatto che queste costellazioni sono circumpolari.

COMPAGNIA RANGER
gruppo 1, fino al 1968


Anche in questo caso, si deve il nome alla presenza dei numerosi figli di militari iscritti.

A definire la qualifica “ranger” sono stati gli Stati Uniti, che crearono un reparto militare di intervento rapido, che affrontasse per primo il nemico. Sono famosi per lo sbarco a Omaha Beach in Normandia, il 6 giugno 1944; il grido di un generale che diede l'ordine, Ranger, lead the way (Ranger, fate strada), è diventato lo slogan del corpo.

Solo dal 1983 però, dall'operazione a Grenada, gli uomini hanno avuto l'opportunità di guadagnare il brevetto di Ranger per indossare una Ranger Tab. Fino a poco tempo fa erano gli unici a poter indossare nell'U.S. Army il basco nero.

Storicamente in Italia nella seconda guerra mondiale reparti d'élite degli Alpini furono utilizzati per operazioni speciali in montagna, con il Battaglione alpini sciatori "Monte Cervino". Ricostituito nel 1996 come Battaglione alpini paracadutisti "Monte Cervino", nel 1999 ricevette la qualifica "Ranger". Nel 2004 è divenuto 4º Reggimento alpini paracadutisti. Il ranger italiano deve quindi essere alpino e brevettato paracadutista militare. L’iter per diventare Ranger dell'Esercito italiano si compone di tre fasi: una fase selettiva, una fase formativa comune e una fase formativa di specializzazione ranger.



COMPAGNIA BRANCALEONE
gruppo 1, dal 1990 al 2004

La Compagnia prende questo nome dal celebre film del 1966 di Mario Monicelli “L’armata Brancaleone” e dal suo sequel del 1970 “Brancaleone alle crociate”. La nota colonna sonora fu lo spunto per il grido della Compagnia “Senza armatura, senza paura, senza calzari, senza denari! Con pioggia o sole noi marciam, Compagnia Brancaleon, leon leon leon, leon leon, Branca Brancaleon! Branca Branca Branca, Leon leon leon! Stt... bum!”

Il personaggio di BrancaLeone, assai noto ancora oggi, è entrato subito a far parte di diritto dell'immaginario collettivo italiano dato che rappresenta lo stereotipo dell'italiano povero e sbruffone, così caro alla Commedia all'Italiana, che viene coinvolto in rocambolesche disavventure o in situazioni che richiedono una grinta e intelligenza superiore alle sue facoltà. Ma tale cliché venne calato nella società del Medioevo, fatto questo che rese necessaria la creazione di una geniale lingua fittizia, modellata dagli autori sui dialetti umbro marchigiani del medioevo. Ciò diede un'ulteriore connotazione di originalità al film e contribuì non poco alla sua popolarità.

La locuzione sostantivale femminile armata Brancaleone sta a indicare, con intento scherzoso (ma anche, volendo, apertamente derisorio e dispregiativo) un qualsiasi gruppo di persone volenterosamente associate in una qualche impresa, attività, lavoro, missione, che mostra evidenti limiti di organizzazione ed efficienza. Insomma, si parla di una squadra tragicomicamente raccogliticcia e male assortita.

Tra le tradizioni della Compagnia quella di avere ognuno sulla schiena del poncho di lana colorato la figura del nome di battaglia che richiamava quello dei componenti della Armata Brancaleone e di indossare non il basco militare ma il berretto della tradizione marinara ligure blu di lana col ponpon rosso.

COMPAGNIA JUTLAND REITER
gruppo 2, dal al 1990 e gruppo 1 dal 2004 al 2008


La Compagnia assunse questo nome durante gli anni ‘70 dopo che i suoi membri intrapresero un campo mobile nella penisola dello Jutland (Danimarca e parte della Germania). Il nome vuole dire infatti “camminatori dello Jutland”. Il distintivo aveva sullo sfondo i colori grigio e rosso del gruppo 2 e il disegno (simbolo) di una rosa inglese,  in seguito, quando la Compagnia riprese questo nome nel 2004, lo sfondo divenne solo rosso e il disegno e le scritte divennero bianche.


COMPAGNIA DEL CIAMBELLANO
gruppo 1, dal 2008 ad ora


Nel 2008 i membri della compagnia Jutland Reiter essendo tutti nuovi, compresa la CC decidono di dare un cambiamento, era una compagnia completamente nuova e con nuovi obiettivi. Viene cambiata prima la carta e successivamente ricercato il nuovo nome, la nuova identità della compagnia! Il nome fù Compagnia del Ciambellano, per la forte simbologia del nome, era la compagnia teatrale di Shakespeare e la Compagnia di quel momento si rispecchiavano nell’idea di una compagnia allegra e con degli obiettivi bene precisi, ovvero il cambiamento da quel momento in poi ad un percorso completamente diverso dal precedente. Il distintivo è colorato e ricco di simbologia: il cappello del giullare per la natura giocosa e solare, il teschio come richiamo all'Amleto perde il suo macabro impatto ridicolizzato da collare e cappello ed il sorriso (“L’esploratore è sempre sereno anche nelle difficoltà”), la rosa rossa per il rosso della Compagnia.


COMPAGNIA NORD OVEST
gruppo 2, dal 1964 al 1968

Il passaggio a nord-ovest è una rotta navale che collega, nell'emisfero boreale, l'Oceano Atlantico all'Oceano Pacifico, in territorio Artico, all'interno del Mar Glaciale Artico, passando attraverso l'arcipelago artico canadese.
Su tale rotta, nota sin dalle prime esplorazioni dell'Artide, ma soggetta al blocco dei ghiacci, è in corso una disputa territoriale tra Canada e Stati Uniti. La disputa assume importanza se si considera che le rotte dall'Europa all'Estremo Oriente risparmierebbero 4.000 km attraverso il passaggio, rispetto alle attuali rotte passanti per il Canale di Panama.

Passaggio a nord-ovest è un romanzo dello scrittore statunitense Kenneth Roberts. Ambientato a metà del XVIII secolo, racconta la vita del maggiore Robert Rogers che comandava un corpo di truppe rangers coloniali (cioè nativi del continente americano) durante la guerra franco-indiana, nel più ampio quadro della guerra dei sette anni. Roberts è anche il primo a percorrere il passaggio a nord-ovest, la rotta marina che collega l'Oceano Atlantico al Pacifico attraverso le acque artiche del Canada.

COMPAGNIA TIGER
gruppo 2, dal 1975



REPARTO PRIMULE DELLA RIVIERA
UNGEI

Col nome “primule” erano chiamate le bambine della fascia d’età dei lupetti, che fino al 1976 erano solo maschi. I “reparti” erano infatti anche i corrispettivi femminili dei branchi nell’Associazione UNGEI.

Primula è un genere di piante della famiglia delle Primulaceae, originario delle zone temperate di Europa, Asia e America.

Il nome deriva dal latino primus per indicare la precocità di fioritura che avviene subito dopo la scomparsa della neve, quando nei prati comincia a comparire l'erba.

COMPAGNIA ANTARES
UNGEI

Antares (detta anche Calbalacrab) è la stella più luminosa della costellazione dello Scorpione. Con una magnitudine apparente +1,07 essa è inoltre la sedicesima stella più brillante dell'intera volta celeste.

Antares è una supergigante rossa situata a circa 600 anni luce dal sistema solare; avendo un raggio che è circa 850 volte quello del Sole, essa è una delle stelle più grandi conosciute.

Antares è facilmente individuabile al centro della costellazione dello Scorpione. In particolare il suo colore rosso-arancio spicca fra le stelle luminose che la circondano, che sono quasi tutte di colore azzurro. Con tre di queste, Antares forma l'asterismo noto come il Grande Uncino.

Essendo posta 26° sotto l'equatore celeste, Antares è una stella dell'emisfero australe. Le sue possibilità di osservazione nell'emisfero boreale sono tuttavia abbastanza ampie.

Il suo nome deriva dal greco e significa rivale di Ares (anti-Ares) o simile ad Ares, probabilmente a causa del colore rossastro simile all'aspetto del pianeta Marte. È anche nota con il nome arabo Ķalb al Άķrab (Calbalacrab) che significa cuore dello Scorpione, data la sua posizione nella costellazione e il suo colore.

Il colore distintivo di Antares ne ha fatto un oggetto di grande interesse per molti popoli nella storia.


REPARTO AI CONFINI DELLA REALTÀ
UNGEI fino al 1976


«C'è una quinta dimensione oltre a quelle che l'uomo già conosce; è senza limiti come l'infinito e senza tempo come l'eternità; è la regione intermedia tra la luce e l'oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l'oscuro baratro dell'ignoto e le vette luminose del sapere: è la regione dell'immaginazione, una regione che potrebbe trovarsi "Ai confini della realtà".»


Ai confini della realtà (The Twilight Zone) è una serie televisiva di genere fantascientifico trasmessa in tre diversi periodi dalla televisione americana. 
Seppure considerata fantascientifica, la serie in realtà esplorò raramente i temi classici della fantascienza, focalizzandosi invece su storie incentrate sulle vite di normali persone che venivano radicalmente cambiate dall'incontro con l'"ignoto", con uno squarcio nella realtà che faceva diventare credibile anche l'impossibile.
Spesso, se non sempre con una morale finale, la serie contribuì a diffondere la fantascienza. Famosi i suoi switching endings, in cui la visuale dello spettatore veniva ribaltata con un colpo di scena finale che capovolgeva la prospettiva. Ogni episodio della serie era presentato da Serling, che introduceva lo spettatore nella vita di una persona che stava per cambiare a causa del suo ingresso nella zona "ai confini della realtà".


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